La Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è in grado di normalizzare il cervello in pazienti con con ansia sociale.
La notizia è stata pubblicata recentemente dall’Università di Zurigo. Lo studio ha esaminato la struttura cerebrale di un gruppo di pazienti affetti da ansia sociale prima e dopo 10 settimane di intervento con CBT.
L’ansia sociale è quella forma di ansia che si attiva in riposta ad interazioni sociali ed è un problema che interessa almeno 1 persona su 10 nel corso della vita.
In questi casi la regolazione delle risposte d’ansia, da parte di alcune strutture cerebrali, appare deficitaria. La CBT implementa le strategie di regolazione emotiva e questo non solo ha un effetto sulla riduzione della sintomatologia, ma anche un cambiamento strutturale nelle aree cerebrali deputate alla regolazione emotiva.
Questo studio conferma l’efficacia della CBT nel trattamento dell’ansia sociale. Già le linee guida internazionali NICE indicano l’intervento CBT come trattamento d’elezione per il disturbo d’ansia sociale, mentre la farmacoterapia come intervento secondario da usare solo nei pazienti che non rispondono al trattamento psicologico di tipo cognitivo-comportamentale.
Al fine di un trattamento realmente efficace è fondamentale una diagnosi accurata. Molto spesso l’ansia che si accompagna nelle situazione sociali viene trattata come attacco di panico o come ansia generalizzata. Pur avendo una sintomatologia simile, i fattori che generano e mantengono il disturbo sono diversi e necessitano di diversi protocolli d’intervento.
Bibliografia:
- https://pathways.nice.org.uk/pathways/social-anxiety-disorder#path=view%3A/pathways/social-anxiety-disorder/interventions-for-adults-with-social-anxiety-disorder.xml&content=view-node%3Anodes-cognitive-behavioural-therapy
- http://www.media.uzh.ch/en/Press-Releases/2017/Psychotherapy-social-phobia-.html
- Foto credit: University of Zurich