L’adescamento di minori on line: cos’è e come proteggere i ragazzi da questo insidioso fenemeno.

DOTT.SSA SERENA CATALDI, PSICOLOGA FIRENZE, 345-2995738
L’adescamento di minori on line è un fenomeno in allarmante crescita e l’uso massiccio delle nuove tecnologie ne rende, purtroppo, più facile il suo verificarsi. Attraverso il seguente articolo, proverò ad illustrare come si manifesta il fenomeno e quali cautele possono adottare i genitori ed i ragazzi stessi per proteggersene.

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COS’È?

L’adescamento online è un fenomeno che consiste nel tentativo, da parte di una persona malintenzionata o di un pedofilo, di avvicinare un bambino/adolescente per scopi sessuali, conquistandone la fiducia, attraverso l’utilizzo della rete Internet. L’adescamento, da poco introdotto come reato, si riferisce al compimento di qualsiasi atto volto a carpire la fiducia (attraverso artifici, lusinghe o minacce) di un minore di età inferiore a sedici anni per scopi sessuali, attraverso vari mezzi di comunicazione. Il reato si configura anche se l’incontro con il minore non avviene, è sufficiente il tentativo di conquistarne la fiducia per fini sessuali.

COME SI MANIFESTA?

L’adescamento ha inizio quando l‘adulto malintenzionato tenta di instaurare un solido legame di fiducia, per arrivare poi ad incontri a sfondo sessuale nel mondo reale. Per raggiungere tale obiettivo, l’adulto usa alcuni stratagemmi tra cui mentire sulla propria età ed identità, mostrare particolare interesse per temi che stanno a cuore al bambino, dichiararsi suo amico . Il processo di conquista della fiduci può protrarsi anche per molti mesi, durante i quali ad un primo contatto “pubblico” (ad es. una chat comune) segue uno privato (l’adulto invita il minore in una chat privata), all’interno del quale l’adulto cerca di ottenere informazioni personali (numero di cellulare, indirizzo di scuola/casa, fino ad introdurre argomenti intimi). Una volta che l’abuso si è verificato, l’obiettivo del pedofilo è ottenere il silenzio della vittima attraverso il ricatto di mostrare a genitori ed amici le immagini compromettenti, oppure attraverso l’abuso psicologico con induzione di senso di colpa per quanto accaduto o, infine, veicolando il messaggio che quanto accaduto sia normale.

QUANTO È DIFFUSO IL FENOMENO?

Da un’indagine condotta negli Stati Uniti nel 2010, è emerso che 1 adolescente su 10 è stato adescato online. E’ stato osservato che gli adolescenti sono maggiormente a rischio rispetto ai bambini più piccoli e le ragazze rispetto ai loro coetanei maschi .Analizzando, invece, i dati forniti da Telefono Azzurro rispetto ai fenomeni di adescamento on line e pedopornografia (valutati in base alle segnalazioni totali di abuso sessuale), è emerso nel 2014 un aumento delle percentuali di questi due fenomeni (rispettivamente, 14,2% e 8%), rispetto a quelle riportate l’anno precedente (rispettivamente 4,9% e 4,4%).

ADULTI E RAGAZZI SONO CONSAPEVOLI DEL RISCHIO?

Secondo le indagini realizzate da Telefono Azzurro e Eurispes negli ultimi anni, i ragazzi sono molto abili nell’utilizzo delle nuove tecnologie e in grado di muoversi con disinvoltura nella Rete, tuttavia non sempre possiedono strategie efficaci per difendersi da eventuali malintenzionati su Internet. Molti, infatti, vedono di buon occhio accettare on line amicizie da sconosciuti o incontrare persone conosciute in rete. D’altra parte, emerge come i genitori non sempre dispongano delle conoscenze necessarie per accompagnare bambini e ragazzi nell’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie oppure escludono che i propri figli possano spogliarsi e mettere le proprie immagini o dei video on line.

EMOZIONI DELL’ADOLESCENTE

Gli adescatori sono particolarmente abili nel convincere bambini e adolescenti a mandare loro foto, a spogliarsi davanti ad una web-cam o a desiderare di incontrarli, facendo leva sul bisogno di attenzioni, sul desiderio di apparire e sulla carenza di autostima tipici di questa fase evolutiva, fingendosi ad esempio coetanei innamorati o talent scout con il lasciapassare per il mondo delle celebrità per conquistare più agevolmente la fiducia dei ragazzi. Inizialmente, quindi, di fronte all’atteggiamento amichevole di un adescatore, gli adolescenti si sentono lusingati, e questo li porta ad abbassare le proprie difese e ad accettare le richieste che si fanno gradualmente sempre più esplicite. Una volta raggiunto il proprio obiettivo (ad esempio ottenere foto sessualmente esplicite del minore), spesso questi adulti possono interrompere definitivamente i contatti. Questo tipo di esperienza può far provare al bambino/adolescente umiliazione e vergogna (cosa che impedisce la richiesta di aiuto all’adulto) , la sensazione di essere stato usato ed ingannato, ma anche la paura all’idea di aver perso il controllo del materiale messo in rete.

CONSIGLI PER ADULTI

Alcune cautele che i genitori possono adottare sono:

• Fate esperienza diretta di navigazione in rete per rendervi conto di questa realtà e delle insidie che può nascondere.
• Usate filtri di protezione e monitorate periodicamente la cronologia dei siti visitati dai vostri figli.
• Scrivete una carta delle regole , soprattutto per bambini piccoli, da appendere accanto al pc.
• Collocate il computer in uno spazio comune della casa in cui possiate vigilare su quanto accade.
• Mostate interesse e domandate cosa i ragazzi cerchino in rete.
• Insegnate ai vostri figli a non fornire dati personali MAI informazioni personali che possano renderli indentificabili, come nome o indirizzo.
• Ricordate loro che possono perdere il controllo rispetto a foto/video messi in rete.
• Fate presente ai ragazzi che le identità in rete possono essere alterate, per cui non sempre le persone sono quelle che dicono di essere (le foto e i nomi possono essere falsi).
• Dite loro che si possono fare brutti incontri in rete e, se ciò accadesse, non devono vergognarsene a parlarne, soprattutto se qualcuno chiede loro un incontro nella vita reale.
• Fate presente la possibilità di usare opzioni per la privacy sui social network e di bloccare utenti fastidiosi
• Fate capire loro che non è mai troppo tardi per riferire se qualcuno o qualcosa li ha infastiditi.
• Informate i vostri figli della possibilità di rivolgersi a Telefono Azzurro, tramite il numero nazaionale, 1.96.96, l’emergenza infanzia 114, oppure dalle 16.00 alle 20.00, accedendo al sito http://www.azzurro.it e cliccando su “ch@tt@ con Telefono Azzurro!”.

CONSIGLI PER I RAGAZZI.

Ecco di seguito alcuni semplici consigli rivolti direttamente ai ragazzi che utilizzano Internet:
• Non fidarti di chi vuole sapere troppe cose e, soprattutto, non fornire mai informazioni personali.
• Ricordati sempre che è facile mentire quando si è on-line: alcune persone possono fingersi tuoi coetanei, ma essere malintenzionati, per cui non accettare di incontrarli anche se pensi di poterti fidare.
• Non condividere mai la tua password, neanche con i tuoi amici: è un dato riservato che appartiene solo a te!
• Se qualcuno ti mette a disagio, ti disturba, ti dice cose che ti imbarazzano e/o ti spaventano, ti propone azioni che ritieni inadeguate o che i tuoi genitori ti hanno detto di non compiere, o che per te non è bene compiere, bloccalo immediatamente interrompendo i contatti. Non sei tenuto a continuare la conversazione se non ti senti a tuo agio.
• Condividi: se ricevi o vedi qualcosa che ti mette a disagio, parlane con i tuoi genitori o con i tuoi insegnanti!
• Rivolgiti a Telefono Azzurro: per avere consigli o se vuoi parlare con qualcuno di quello che ti è accaduto, tramite il numero gratuito 196.96, oppure via chata anche via chat dalle 16.00 alle 20.00, accedendo al sito http://www.azzurro.it e cliccando su “ch@tt@ con Telefono Azzurro!”

Nella speranza di aver fornito qualche utile chiarimento su questo insidioso fenomeno, resto a disposizione dei lettori per ulteriori chiarimenti.

Dott.ssa Serena Cataldi

BIBLIOGRAFIA:
http://www.azzurro.it/it/informazioni-e-consigli/consigli/adescamento-online/adescamento-online-cosa-si-intende
FOTO: http://viggiottici.com/bambini-e-sindrome-da-visione-al-computer/

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